Ovunque senti parlare di libertà, come un bene prezioso ma accessibile a tutte. Ti farciscono la testa di quanto al giorno d’oggi noi donne abbiamo raggiunto un impressionante grado di libertà, impensabile anche solo qualche decennio fa, e un’utopia ancora per molte donne, anche non molto lontane da noi.

Se pensi e parli di libertà nella tua vita, a cosa pensi? Credi di vivere all’insegna della libertà o ti senti costretta in una morsa e a volte fatichi ad andare avanti?

Se ti chiedessi cosa intendi per vivere in libertà, probabilmente non riusciresti a rispondere, perché di fatto nessuna di noi è veramente libera di esistere.

Siamo manipolate, più o meno inconsapevolmente, da informazioni falsate ad hoc, da canali comunicativi che diffondono solo le notizie opportune per tenerci mansuete o per non farci pensare troppo, o per occupare e distrarre la nostra mente da quello che è veramente importante. In casa subiamo l’influenza dominante di chi ci educa, a scuola di chi ci istruisce, e nel resto della vita dalla società maschile. Questo è il motivo per cui noi donne, in particolare, fatichiamo non poco a vivere libere, a sentirci tali e godere di questo status naturale, che invece ci viene propinato come un privilegio.

Mi sono voluta allora fermare per osservare se effettivamente siamo poi così tanto libere di vivere. Ma prima di tutto avevo bisogno di capire cosa fosse in teoria questa libertà, cioè di cosa io stessi parlando.

Frida Kahlo sosteneva che “La libertà era un urlo multicolore” e che “Non è necessario essere dei grandi artisti per trovare, nel proprio piccolo, degli spazi di libertà. Anche nelle situazioni più anguste che la vita ci riserva, possiamo sempre rimanere padroni dei nostri pensieri e delle nostre emozioni”.

Per Clarissa Pinkola Estés la femmina libera viene paragonata alla lupa. Lei sostiene che per trovare la Donna Selvaggia che è in ognuna di noi, la donna deve tornare alla sua vita istintiva, alla sua più profonda sapienza, e indossare il manto autentico dell’istinto possente e della conoscenza.

Due donne grandiose che credevano nell’enorme importanza di essere libere, di vivere secondo la propria natura. Prendo spunto da questi pensieri carichi di una potentissima energia per capire fino in fondo cos’è questa libertà. Fatti ispirare anche tu e raccogli con gioia questa carica pazzesca.

La libertà è quello status naturale riconosciuto alla nascita (io oserei dire anche prima), in cui hai la totale autonomia discrezionale di pensare, parlare e agire secondo quella che sei, nel rispetto della tua vera natura e del tuo io più profondo. Con queste premesse ultra femminili e propositive, vediamo in concreto quando puoi sostenere di vivere libera e come.

 

Tu sei libera se:

con te stessa: sai ascoltarti con pazienza e attenzione, vivi assecondando la tua vera natura, ti nutri assecondando le tue vere esigenze, non ti sfinisci per altri, o per mere cose materiali, ma fai il possibile per esaltarti e nutrirti a livello spirituale ed energetico. Sei libera se ti permetti di vedere chi sei tu e ti vivi in armonia con questo, sei libera se ti ami per quella che sei e non fai di tutto per cambiarti solo per assecondare la società o i gusti di qualcun altro, sei libera se guardi il mondo con curiosità, traendo da tutto quello che ti circonda insegnamento e nutrimento;

nel tuo lavoro: puoi dire di essere libera se fai ciò che veramente ti piace, che ti appassiona, che ti esalta e ti realizza. Sei libera in quello stato che ti permette di apportare il tuo personale ingegno per arricchire te stessa e chi ti circonda, seguendo i tuoi ritmi di produttività e carica;

col partner: qui la libertà la respiri condividendo il tuo cammino della vita con l’altro pur rimanendo centrata sulla tua individualità. Cioè quando ti mescoli nella vita del tuo partner, ma senza invaderla, senza volerlo cambiare, senza importi in alcun modo, e mantenendo forte il legame con chi sei tu veramente. E’ quella situazione in cui ti senti una cosa sola pur rimanendo due anime ben distinte;

nel tuo quotidiano e nel rapporto con gli altri (amici e parenti che siano): la tua libertà la manifesti rimanendo te stessa, senza timori di non essere rispettata o amata a sufficienza, o fissandoti nel tenere in vita strani e antichi equilibri per non sconvolgere i singoli rapporti.

Come vedi in tutti le interazioni con il mondo, te compresa, la libertà la tocchi e la vivi se sai chi sei, cosa vuoi e ti comporti di conseguenza. Ogni volta che ti allontani dalla tua vera natura, o ti neghi ad essa, o peggio ancora ti soffochi per mantenere rapporti insani e logoranti, tu perdi la possibilità di viverti veramente. Eccoti spiegato il perché di tanta insoddisfazione nella tua vita.

La prima obiezione che viene spontanea fare è che è impossibile essere e vivere totalmente libere: in un società piena di regole e limiti (soprattutto per noi donne), diventa un’impresa davvero ardua affermare la nostra libertà. Ma quello che mi preme sostenere è che troppe volte si associa al concetto del vivere libere quello di poter fare quello che ci pare a dispetto di tutto e di tutti. Senza vincoli né responsabilità, o in assenza anche di rapporti o di regole, o addirittura di rispetto per niente e nessuno.

Questa non è libertà ma prevaricazione e violenza, ed è quello che in realtà si trova più spesso intorno a noi. Se le persone per sentirsi libere devono schiacciare gli altri, o dominare il mondo imponendosi su chiunque, hanno le idee molto confuse rispetto al sano concetto di libertà. Se per essere libera o sentirti tale, tu senti la necessità di farlo a danno altrui, o costringendo chi ti sta intorno a pensarla come te o farli diventare quello che vuoi tu, o sfruttando allo sfinimento la terra e le sue risorse o le energie di altri esseri umani, tu non stai affatto vivendo libera, tu stai uccidendo tutto intorno a te, in nome del tuo personale benessere.

La libertà a cui mi riferisco io è un qualcosa molto più profondo, che nasce dentro di te e fa parte di chi sei come parte inscindibile del tuo io. Se tu non potessi pensare liberamente a quello che vuoi, o esprimere le tue emozioni, le tue paure, il tuo dolore, la tua gioia, se tu non potessi nemmeno amare come sai fare tu, allora stai lentamente morendo. Perché hai perduto o dimenticato la tua vera natura, o peggio ancora, la stai rinnegando per conformarti o adeguarti a quello che il mondo si aspetta da una donna.

Quindi, fermati, respira, e torna in contatto con la femmina che è dentro di te: quella parte più intima e profonda che reclama di essere vissuta e ascoltata, quella parte di te che ti fa brillare gli occhi e battere forte il cuore.

Sii te stessa, godi di quello che sei, amati per la fantastica donna che ogni giorno dimostri di essere: il mondo ha bisogno della tua luce e del tuo sorriso. E tu hai bisogno di essere liberamente te.

 

Come puoi ritrovare la tua libertà?

Riacquista un po’ di questa sana libertà: e per aiutarti in questa fantastica missione, qui di seguito ti illustro le tre fasi più importanti da seguire per raggiungere questo importante traguardo:

– innanzitutto inizia a riflettere e renderti conto di come vivi e che costrizioni senti di avere nella tua esistenza: cerca di capire cosa tu vorresti veramente e non puoi avere o fare, e individua i settori o gli aspetti su cui intervenire nell’immediato. Per esempio: se l’ambito in cui ti senti soffocare è il rapporto col tuo partner o col tuo lavoro, prima di tutto cerca di capire il perché: forse avverti grande tensione magari perché sei scesa a troppi compromessi che ora ti pesano come un macigno, o magari ti sei adattata ad un partner o ad un lavoro non adatti a te ed ora hai preso consapevolezza della necessità di cambiare e dirigere la tua attenzione altrove;

– come secondo passaggio scrivi come vorresti che fossero le cose nella tua vita se avessi la possibilità di decidere tu in totale autonomia: recupera quello che è emerso nel punto precedente e delinea in dettaglio i cambiamenti che apporteresti per sentirti davvero serena e libera di viverti. Riprendendo il nostro esempio, cerca di fare chiarezza nella tua mente e nel tuo cuore, descrivendo in modo analitico cosa vorresti cambiare per sentirti davvero viva: magari vorresti sentirti accettata per quello che sei, invece di essere costantemente criticata e giudicata. Piuttosto che essere sempre sotto accusa o sentirti forzare nel cambiare per essere come altri ti vogliono, forse avresti bisogno di essere ascoltata per capire come mai ti senti tanto inadeguata ed infelice. Vorresti poter vivere l’amore che vuoi e quando lo vuoi, sentirti libera di sbagliare, ma sapere di poter essere comunque accettata ed amata, o nel lavoro sapere che la tua professionalità è riconosciuta al punto da darti quella autonomia che desideri da tempo, senza invece sentirti sempre inutile ed inetta;

– nel terzo passaggio è invece necessario mettere in pratica quello che è emerso fino a qui: ora hai l’occasione di sperimentare per ottenere quello che vorresti veramente, hai l’opportunità di agire per fare qualcosa per te, attuando qualche piccolo aggiustamento nel tuo quotidiano per raggiungere il tuo traguardo di libertà. In pratica, e sempre nel nostro esempio, devi iniziare ad esternare con decisione questo tuo disagio, comunicando a chi frequenti che la tua necessità di essere accettata per quella che sei potrebbe non essere in sintonia col loro personale concetto di come dovresti essere per loro. In questa fase è importante per dare voce alle tue esigenze: è necessario pertanto far capire che per te è vitale essere amata per quella che sei o sentirti valorizzata professionalmente per le tue capacità che hai più volte dimostrato di possedere. Ora non basta più avere la consapevolezza di cosa vuoi, ma è fondamentale trasmettere questa tua necessità per far cambiare le cose e sentirti libera di essere e di realizzarti come sei tu veramente.

La libertà è un bene troppo prezioso per rinunciarci. Ogni volta che ti adatti agli altri, alle convenzioni sociali, a dei comportamenti rigidi fissati da non si sa chi, in nome di un etichetta o di un atteggiamento di apparente educazione, tu hai svenduto la tua libertà per niente. Non dico che devi comportarti da rozza maleducata, tanto per affermare di essere una donna libera. Ogni luogo, ogni occasione, ogni momento, richiede un atteggiamento ben specifico: e se non lo vuoi rispettare, basta evitare certi luoghi, occasioni o momenti. Se vai a fare una passeggiata in un parco pubblico, per rilassarti ed entrare in contatto con la natura, non puoi farlo nuda, o urlando a squarciagola, o buttando oggetti ovunque: ci sono regole sociali che in un qualche modo devono essere rispettate per vivere con altri esseri umani.
Ma se proprio desideri vivere questo tipo di libertà, ci sono parchi e luoghi appositi in cui liberarti dei vestiti, di un certo tipo di linguaggio o atteggiamento.

Essere libera non significa mancare di rispetto a chi ti vive accanto, o intorno a te. Essere libera ha più una connotazione legata a chi sei tu veramente. Cioè libera di essere chi sei veramente, ovviamente tenendo conto che non sei sola al mondo, e che pertanto devi considerare che altre come te possano godere della medesima libertà, ma senza offendere o mancare di rispetto a chi sei tu.

Ora fissati un ambito in cui intervenire per riacquistare quella libertà necessaria a sentirti serena e in pace. Fallo subito e non attendere oltre. Perché se non sei tu che combatti per quello che vuoi, nessuno intorno a te lo farà al posto tuo.

Fammi sapere in quale settore hai deciso di intervenire, come sta andando o che difficoltà stai affrontando: questa breve serie di esercizi potrebbe rivelarsi più ostica del previsto. A nessuno piace la tua libertà, perché questo significa non avere più alcun controllo su di te. Ecco perché è davvero importante sostenersi a vicenda, senza prevaricazioni o imposizioni. Noi donne siamo grandiose anche in questo.

Dimmi, raccontami e condividi se vuoi il tuo personale approccio alla libertà: come lo vivi, come ti comporti, che difficoltà incontri. E chiedi consiglio e aiuto se lo ritieni necessario: scrivimi via email a info@angeloffeminine.it o sulla mia pagina Facebook. Sarà per me sempre un onore poterti sostenere nel raggiungimento della tua libertà.

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