La paura della solitudine è un tema parecchio ricorrente al giorno d’oggi. Tutto va’ alla velocità della luce, ingurgitiamo un tale quantitativo di cose fatte e in così breve tempo che nemmeno ce lo ricordiamo.
Tutta la nostra vita è uno scandire costante di impegni, contatti, incontri e relazioni. Ovvio che quando ci troviamo ad avere a che fare solo con noi stesse il nostro cervello va’ in tilt e ci sentiamo abbandonate dal mondo o peggio ancora un vero e proprio fallimento!
La paura della solitudine è il carburante che ci riempie la vita: siamo talmente tanto terrorizzate che ci imbottiamo di cibo, di relazioni, di brutte abitudini che ci portano solo a sentirci ancora più sole e disperate. Quando invece tutte noi dovremmo considerare un onore restare con noi stesse!
La solitudine fa paura, e non c’è niente di anormale in questo mia cara lettrice, ma è anche vero che non puoi permettere che un tuo timore detti legge nella tua vita. Perché, non dimenticarti mai, tu sei una creatura meravigliosa e hai tutto il diritto di viverti alla grande e svolazzare felice!
Eccoti allora 3 possibili approcci per affrontare la tua solitudine, i tuoi momenti più bui in cui ti senti distante da tutti o messa in un angolo.
Approccio uno: la relazione di coppia
Non c’è peggiore sensazione che sentirti sola quando in realtà stai frequentando un partner, o peggio ancora quando vivete insieme. Se ti sta accadendo questo o l’hai vissuto spesso nella tua esistenza, è importante ora affrontare la solitudine che si cela dietro al tuo rapporto di coppia.
La paura di rimanere da sole, di non avere nessuno che si prenda cura di te, che ti faccia sentire importante, che ti consideri abbastanza da volerti al suo fianco e da viverti accanto, ti porta a scegliere un partner senza quella libertà che dovrebbe invece esserci alla base di una qualsiasi scelta di vita.
Se decidi di cedere al corteggiamento di un partner prevalentemente per non rimanere da sola, o perché è l’unico che si è fatto avanti dopo tanto tempo, o ancora perché ti ha dimostrato in modo esplicito il suo interesse, in tutti questi casi tu non parti col piede giusto. Ti privi in partenza della possibilità di scegliere un compagno per tutte quelle altre motivazioni che rendono una relazione davvero speciale, e ti costringi (magari senza rendertene conto più di tanto) a scendere ad un pesante compromesso in nome di questa paura.
Fintanto che sarai prigioniera del tuo timore di rimanere da sola, non avrai altra scelta che di accontentarti di quello che ti arriva. E se all’inizio ti sembra un vero sollievo aver trovato un partner e sentirti in compagnia, col tempo la relazione si trasformerà in un vero inferno.
Hai solo un paio di possibilità:
- o ti fai andare bene la relazione e punti tutta la tua energia per farla andare alla grande: dai corda alla tua paura di rimanere da sola, e ti impegni con tutta te stessa ad essere felice col partner che hai già, te lo tieni ben stretto e fai il possibile per essere soddisfatta con lui;
- oppure guardi le cose come stanno veramente e reagisci, ed analizzi in modo obiettivo la relazione che stai vivendo (può esserti utile scrivere i pro e i contro per renderti più consapevole della realtà che stai vivendo): questo non farà sparire la paura della solitudine, ma ti permetterà di essere sincera con te stessa e con chi stai frequentando. Non solo. Essere sinceri e comunicare col partner aiuta entrambi a capire se è il caso di andare avanti, cosa c’è da cambiare o eventualmente prendere strade diverse.
La paura della solitudine non è una malattia, ma può diventare un vero macigno se le permetti di tenere in vita una relazione che è per te mortificante. Peggio ancora se permetti alla tua paura di farti scegliere un partner senza capire se è davvero quello che vuoi tu e che ti fa stare davvero bene, o se invece ti stai solo accontentando.
Approccio due: chiunque pur di non rimanere da sola
Un’altra tipica casistica che puoi arrivare a vivere è quella di accettare chiunque nella tua vita, e a qualsiasi titolo. Non parlo quindi di un partner “fisso”, ma di una sorta di viavai di persone che entrano ed escono dalla tua esistenza solo per riempire il vuoto che provi quando sei per i fatti tuoi. O peggio, per evitarti il più possibile.
Ecco quindi che potresti essere tentata a intrattenere relazioni amorose “toccata e fuga”, perché frutto di una mera necessità di compagnia ma non di creare un solido rapporto amoroso. Oppure ti potrebbero capitare amicizie di varia natura, che ti permetti di frequentare indipendentemente dal fatto che facciano al caso tuo, che abbiano interessi in comune coi tuoi o che ti facciano sentire a tuoi agio. Ti parlo delle classiche uscite con chi “ti capita” o con chi “te lo chiede”, pur di non rimanere a casa a fare i conti con te stessa.
E anche in questo caso hai un paio di alternative per approcciare in modo nuovo alla solitudine:
- o fai buon viso a cattivo gioco, e ti adatti all’alternarsi delle relazioni che collezioni o alle amicizie che coltivi: per la legge dei grandi numeri prima o poi troverai chi fa davvero al caso tuo (sempre che tu sappia di chi hai davvero voglia di avere al tuo fianco!);
- altrimenti ti prendi una bella pausa di riflessione dalla luce dei riflettori, cominci a selezionare le persone che frequenti e a capire veramente chi vuoi accanto e chi no (e manda a quel paese quella fottuta paura della solitudine che ti sta rovinando la vita!).
In quest’ultima ipotesi potresti trovarti a stravolgere la tua vita per ripristinare un sano equilibrio nel rapporto con te stessa. Ma a volte meglio dare un bel colpo di spugna a tutto e ricominciare da capo, piuttosto che trascinarti in un’esistenza che non ti appartiene più.
Approccio tre: te stessa
Se hai tanta paura di avere a che fare con la persona più importante della tua vita, avrai ben poche possibilità di sfuggirti per sempre. Prima o poi i conti con te stessa li dovrai fare eccome!
Ogni volta che ti neghi, che non ti dedichi del tempo, che non ti ascolti, che non hai fiducia in chi sei e non tifi per te, qualcosa va’ storto nella tua vita.
Cominci ad accusare qualche nuovo dolore, malattia, disturbo psico-fisico, inizierai a sentirti terribilmente stanca, sempre più demotivata. E sentirai una grande necessità di ricorrere a sostanze che compensino queste brutte sensazioni e situazioni: mangerai di più e peggio, sarai più incline a stravizi e bagordi, ti curerai meno di te stessa o per contro diventerai maniaca della tua estetica. Insomma manifesterai una serie di comportamenti estremi e poco equilibrati che col tempo peggioreranno sempre di più il vuoto che senti dentro.
Non hai scampo, la vita ti chiama sempre a te, e più scapperai e più sarà dura affrontarti, perché sfuggire alla solitudine è quasi impossibile quando hai paura di viverti!
Un paio di possibilità anche in questo caso:
- o continuare ad ignorarti per sempre fino a che tutto non ti crollerà addosso: quindi via libera a tutto pur di non avere a che fare con te, e ci penserai poi quando non avrai più alcuna alternativa;
- oppure fermarti e prendere in mano la tua vita, te stessa, chi sei veramente e come puoi riappropriarti della tua esistenza.
In questo secondo caso hai mille opportunità e metodi per tornare ad avere a che fare con la fantastica donna che sei. Ed in questo caso hai la possibilità di scegliere a chi rivolgerti per aiutarti e supportarti nella tua rinascita.
Altre donne come te hanno deciso di riprendere in mano la propria esistenza e dopo un inizio faticoso, sono ora più che felici di averlo fatto e di poterti aiutare nel tuo cammino.
A tale proposito, e come primo approccio, ti ho dedicato un’intera sezione di Regali per te: una serie di svariati pacchetti gratuiti tutti volti a farti scoprire che donna meravigliosa si cela dentro di te. E se non dovessero bastarti, puoi sempre decidere di intraprendere un percorso più personalizzato insieme a me, che puoi trovare nella pagina Prodotti solo per te, dove puoi scegliere tra alcuni differenti opzioni più adatte a chi sei tu.
Quello che conta ora è che tu riesca ad affrontare la tua personale solitudine, ricordandoti che non sei mai veramente da sola, ma sei continuamente insieme a te stessa. Godine più che puoi!
Ora a te raccontarmi come approcci a questo aspetto della tua vita, se ne hai ancora paura, come l’affronti e che percorsi hai intrapreso. Ma soprattutto se hai bisogno di un parere o di un consiglio da una donna come te. Scrivimi quando vuoi via email su info@angeloffeminine.it o sulla mia pagina Facebook: ti rispondo sempre.
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